Informazioni e F.A.Q. – CONTRATTO APPRENDISTATO
Cos’è l’apprendistato?
L’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato a facilitare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso la loro formazione in azienda.
Qual è la caratteristica principale del contratto apprendistato professionalizzante?
La caratteristica principale del contratto è quella di far acquisire al giovane una qualifica professionale attraverso la formazione nel luogo di lavoro e presso Enti Accreditati della Regione.
Come si svolge la formazione dell’apprendista?
Il datore di lavoro, oltre a pagare la retribuzione all’apprendista per il lavoro svolto, è obbligato a garantire all’apprendista del tempo dedicato alla formazione da svolgere all’interno dell’azienda (Formazione professionalizzante) e da svolgere all’esterno dell’azienda presso Enti di Formazione Accreditati dalla Regione Veneto (Formazione di base o Trasversale).
Cosa si intende per Formazione Professionalizzante e Formazione di Base o Trasversale?
La formazione professionalizzante è finalizzata all’acquisizione di competenze di tipo tecnico – professionali e specialistiche ed è regolata dai contratti di lavoro collettivi, che ne definiscono durata e modalità di erogazione ed è svolta sotto la responsabilità dell’azienda che ne sostiene anche i costi.
La formazione di base e trasversale integra la formazione professionalizzante ed è di competenza della Regione pertanto è una offerta formativa pubblica. In Veneto le modalità di erogazione sono stabilite dall’Accordo del 23 aprile 2012 siglato tra la Regione del Veneto e le Parti Sociali ed è erogata da Enti di Formazione accreditati nel sistema regionale.
Chi sono i destinatari del contratto di apprendistato professionalizzante?
Possono essere assunti i giovani tra i 18 e i 29 anni (dai 17 anni se in possesso di una qualifica professionale) in tutti i settori di attività, privati o pubblici.
L’ultimo giorno utile per avviare un contratto di apprendistato è il giorno prima che il lavoratore compia 30 anni.
Quanto dura il contratto apprendistato professionalizzante?
Il contratto di mestiere o apprendistato professionalizzante ha una durata massima di 3 anni, fatta eccezione per le professioni artigiane individuate dalla contrattazione collettiva, per le quali la durata della formazione può arrivare fino a 5 anni.
Il limite minimo di durata è invece pari a 6 mesi.
Il contratto apprendistato può avere una durata inferiore a 3 anni?
Sì, la durata può essere determinata dalla qualifica di inquadramento, dal titolo di studio posseduto, dalle precedenti esperienze lavorative o da precedenti percorsi formativi.
È possibile assumere con contratto di apprendistato un lavoratore in mobilità o un disoccupato?
Sì, il D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 autorizza l’assunzione con contratto di apprendistato senza limiti di età i lavoratori beneficiari dell’indennità di mobilità o di trattamento di disoccupazione ai fini della loro qualificazione o riqualificazione.
Per essi trovano applicazione le disposizioni in materia di licenziamenti individuali nonché, per la mobilità, il regime contributivo agevolato e l’incentivo di cui agli articoli 25, comma 9 e 8, comma 4 della legge 223/91.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro e dell’apprendista nel contratto di apprendistato?
Nell’ambito del contratto di apprendistato il datore di lavoro deve rispettare tutte le obbligazioni tipiche di qualsiasi rapporto di lavoro subordinato (pagare la retribuzione, rispettare la contrattazione collettiva…) e, in più, attuare tutti gli obblighi formativi previsti dalla legge o dal contratto collettivo.
L’apprendista deve rispettare tutte le obbligazioni discendenti dal rapporto di lavoro nonché rispettare tutti gli obblighi finalizzati al corretto adempimento del percorso formativo.
Quali vantaggi per le imprese?
Le imprese che si impegnano a erogare al giovane neo-assunto un percorso formativo per acquisire una professionalità, ricevono una riduzione del costo del lavoro in particolare:
- Sgravi contributivi, fino all’anno successivo alla fine del periodo di formazione;
- Benefici economici, derivanti dalla possibilità di inquadrare l’apprendista fino a due livelli inferiori
- Benefici normativi, perché gli apprendisti sono esclusi dal computo nell’organico;
- Incentivi per la formazione degli apprendisti, a livello regionale e tramite fondi interprofessionali;
I datori di lavoro che svolgono la propria attività in cicli stagionali, possono assumere apprendisti?
Sì, l’apprendistato stagionale è una forma di apprendistato a tempo determinato prevista per le aziende caratterizzate da attività stagionali e cicliche, quali attività turistiche, attività agricole e attività di lavorazione delle materie prime connesse ad attività agricole anche esse stagionali.
Informazioni e F.A.Q. – FORMAZIONE
Quali sono le caratteristiche della formazione di base o trasversale?
La formazione di base e trasversale è una formazione finalizzata all’acquisizione delle competenze di base che ogni lavoratore deve possedere, qualunque sia il settore in cui presta la sua opera, ed è di competenza della Regione Veneto che prevede un’offerta formativa pubblica (finanziata) somministrata degli Enti di Formazione accreditati in Regione del Veneto.
Com’è organizzata la Formazione Trasversale?
La formazione di base e trasversale è articolata in MODULI FORMATIVI di 40 ore ciascuno (modulo corso) ed ha una durata che è declinata con un monte ore differenziato in base al titolo di studio posseduto dall’apprendista al momento dell’assunzione.
Sono previste:
– 120 ore per gli apprendisti non in possesso di un titolo di studio o in possesso della licenza elementare o della licenza media;
– 80 ore per gli apprendisti in possesso di una qualifica professionale o di un diploma professionale o di un diploma di scuola superiore quinquennale o di un certificato di specializzazione tecnica superiore acquisito in un percorso IFTS.
Se l’apprendista consegue un titolo di studio dopo la data di assunzione, ha diritto alla riduzione del monte ore di formazione?
No. Il monte ore di formazione dipende dal titolo di studio posseduto dall’apprendista al momento dell’assunzione.
Per gli apprendisti che hanno già completato, a seguito di precedenti rapporti di apprendistato, uno o più moduli formativi, è prevista una riduzione del percorso formativo?
Si, viene riconosciuto un credito. La riduzione oraria del percorso coinciderà con la durata dei moduli già completati.
Per gli apprendisti assunto con contratto part time è prevista una riduzione del monte ore di formazione?
No.
Quando l’apprendista deve partecipare ai corsi di formazione di base o trasversale?
In base al titolo di studio posseduto al momento dell’assunzione l’apprendista dovrà svolgere la formazione esterna in aula con almeno 40 ore completate all’anno dalla data di assunzione.
Chi sceglie e come si scelgono i moduli della formazione trasversale esterna che l’apprendista dovrà frequentare?
L’azienda, o suo intermediario autorizzato, dopo aver inviato la comunicazione obbligatoria di assunzione attraverso l’applicativo CO-Comunicazioni Obbligatorie (www.cliclavoroveneto.it) , hanno l’obbligo di definire nella propria area riservata su www.cliclavoroveneto.it una prescelta dei moduli formativi per le competenze trasversali scegliendo per ogni modulo formativo il comune della sede formativa.
La Formazione di base o trasversale è obbligatoria?
Sì. Il datore di lavoro è tenuto ad iscrivere i propri apprendisti ai percorsi formativi sulla base di un catalogo di moduli fruibili sul territorio Regionale.
Come avviene la convocazione dell’apprendista ai corsi di formazione di base o trasversale?
Il nostro Ente di formazione invia, in tempo utile, una comunicazione scritta all’intermediario autorizzato dell’azienda che contiene indicazioni sul titolo del modulo formativo che l’apprendista dovrà frequentare, la sede del corso e un calendario delle lezioni.
Cosa deve fare l’Azienda o il suo Intermediario Autorizzato al ricevimento della mail di convocazione?
L’Azienda o il suo Intermediario Autorizzato devono rispondere per iscritto alla mail confermando la partecipazione dell’apprendista al corso o segnalare eventuali impedimenti alla frequenza (ferie precedentemente concordate, malattie, infortuni e maternità).
In caso di mancata formazione, sono previste sanzioni?
Sì, sono previste delle sanzioni a carico dell’Azienda perché se non adempie agli obblighi di formazione vengono meno tutti i vantaggi del contratto di apprendistato pertanto non ha diritto più diritto a beneficiare delle agevolazioni contributive previste.
Chi deve avvisare l’apprendista che dovrà partecipare al corso?
L’azienda al ricevimento della mail di convocazione dovrà informare tempestivamente l’apprendista per informarlo dell’avvio del corso e del relativo calendario.
La frequenza ai corsi di formazione di base o trasversale è obbligatoria?
Sì, i corsi di formazione della durata ciascuno di 40 ore hanno uno frequenza obbligatoria per il 100% del monte ore inoltre l’obbligo formativo risulta assolto svolgendo almeno due dei test di verifica che vengono somministrati durante il corso.
Come e dove vengono registrate le presenze in aula degli apprendisti?
Attraverso un applicativo on-line, presente nel sito della Regione Veneto, e compilabile dal docente autorizzato o dal soggetto attuatore, è registrata la data e il conteggio dell’orario con la precisione dei minuti delle presenze in aula.
Se l’apprendista non può partecipare agli appuntamenti del corso cosa deve fare?
L’apprendista deve tempestivamente avvisare l’azienda la quale dovrà o lei stessa o tramite il suo intermediario autorizzato inviare una comunicazione scritta all’Ente di Formazione specificando il motivo dell’assenza, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, e se possibile allegando anche un’opportuna documentazione a giustificazione (certificato medico, dichiarazione di frequenza scolastica, ecc…).
Cosa fare se la data del corso coincide con il giorno di riposo?
L’apprendista ha l’obbligo di frequentare il corso anche se coincide con il suo giorno di riposo perché la frequenza è obbligatoria a tutti gli appuntamenti previsti in calendario.
Se l’apprendista è assunto part time quante ore deve partecipare al corso?
L’apprendista ha l’obbligo di frequentare tutti gli appuntamenti del corso rispettando l’orario previsto da calendario.
Quanti allievi può ospitare ogni singolo corso?
Ogni gruppo classe non può superare le 25 unità in ogni singola giornata calendarizzata.
È vero che i corsi apprendistato sono controllati?
Si. La Regione esercita funzioni di vigilanza e controllo sulla corretta realizzazione delle attività formative da parte degli Enti di Formazione, dei datori di lavoro e degli apprendisti
Come vengono effettuate le azioni di controllo?
Durante lo svolgimento dei corsi, la Regione, tramite proprio personale o soggetti appositamente incaricati, effettua controlli in loco senza preavviso
Cosa deve fare l’azienda se l’apprendista si dimette durante il corso?
L’azienda o suo intermediario autorizzato deve avvisare tempestivamente l’Ente di Formazione tramite invio di comunicazione scritta con allegata copia della lettera di dimissione o UNILAV di cessazione del rapporto.
Cosa deve fare l’azienda se l’apprendista durante la partecipazione al corso entra in maternità obbligatoria?
L’azienda o suo intermediario autorizzato deve avvisare tempestivamente l’Ente di Formazione tramite invio di comunicazione scritta allegando, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, documentazione attestante le condizioni e tempistiche.
Informazioni e F.A.Q. – PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE
Cos’è il Piano Formativo Individuale?
Il Piano Formativo Individuale è un documento che definisce il percorso formativo dell’apprendista in coerenza con la qualifica da raggiungere e con le conoscenze e competenze già possedute dallo stesso.
Va predisposto alla stipula del contratto, è regolato esclusivamente dalla contrattazione collettiva ed è definito sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli Enti Bilaterali.
Cosa sono i profili formativi?
Il profilo formativo definisce gli obiettivi/contenuti del percorso di formazione formale che deve realizzarsi nell’ambito del contratto di apprendistato.
A che cosa serve il Piano Formativo Individuale all’azienda e all’apprendista?
Il Piano Formativo Individuale è un documento che attesta che l’azienda sta effettuando sotto la sua responsabilità la formazione professionalizzante e di mestiere.
L’azienda come deve dimostrare che sta svolgendo la formazione interna professionalizzante?
Parte integrante del PFI è il “Registro delle Attività formative” un registro sottoscritto dall’apprendista e dal tutor aziendale che compilato periodicamente attesta data, ora e contenuti della formazione interna.
Il documento va obbligatoriamente conservato nella sede di lavoro dichiarata nel contratto apprendistato, e sarà soggetto a controllo in caso di ispezione degli organi di vigilanza.
Chi è il tutor aziendale (detto anche referente aziendale o tutore)?
Il tutor è una figura prevista dalle norme di legge e di contratto cui spetta il compito di affiancare l’apprendista durante il periodo di apprendistato e di trasmettere le competenze necessarie all’esercizio delle attività lavorative, favorendo l’integrazione tra le iniziative formative esterne all’azienda e la formazione sul luogo di lavoro.
La legge stabilisce che il tutor debba avere “formazione e competenze adeguate”, secondo le previsioni della normativa regionale o, in assenza, della contrattazione collettiva.
In azienda, quali requisiti deve avere il tutore aziendale per l’apprendistato?
- Avere almeno 3 anni di anzianità (requisito non applicabile nel caso in cui in azienda non siano presenti lavoratori in possesso di tale caratteristica)
- Avere un livello di inquadramento pari o superiore a quello che l’apprendista avrà alla fine dell’apprendistato
- Svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell’apprendista
Quali sono i compiti del tutore aziendale per l’apprendistato?
- Affiancare l’apprendista
- Trasmettere le competenze utili all’esercizio delle attività lavorative
- Integrare la formazione esterna all’azienda con la formazione sul luogo di lavoro
A cosa serve il Piano Formativo Individuale – PFI ?
Il Piano serve a progettare il percorso di formazione che l’apprendista seguirà in azienda.
Quando deve essere predisposto?
Il Piano formativo deve essere predisposto contestualmente al contratto di assunzione dell’apprendista.
Quali sono i dati fondamentali del PFI?
- Dati dell’azienda
- Dati dell’apprendista
- Dati del Tutor/Referente Aziendale
- Profilo formativo di riferimento
PER SAPERNE DI PIÚ
Il D.Lgs. n. 81/2015 vigente dal 25/06/2015 è stato modificato dal D.Lgs. n. 185/2016 (entrato in vigore dal 8/10/2016) e regolamenta l’apprendistato con gli articoli artt. 41-47 e 55.
Delibera della Giunta Regionale n. 10 DGR del 04/01/2019 Sistema formativo per l’apprendistato. Avviso per la realizzazione di attività di formazione per gli assunti con contratto di apprendistato professionalizzante ai sensi del D. Lgs. n. 81 del 15/6/2015.
http://www.cliclavoroveneto.it